Chi siamo
Valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio
La Marca Aleramica è un’associazione di promozione sociale con sede legale a Cairo Montenotte e sedi operative a Finale, Alassio, Colle del Melogno, Sezzadio e Merana.
I suoi soci, professionisti che da anni lavorano in queste zone con progetti di rivalorizzazione territoriale e organizzando attività legate alla natura e all’outdoor, credono fortemente nelle loro innumerevoli potenzialità e nella possibilità di uno sviluppo turistico diffuso, rispettoso e per questo lungimirante, che sappia guardare ed entrare nel giusto modo in questi luoghi di storia e tradizioni millenarie, incorniciati all’interno di paesaggi naturali di straordinaria bellezza.
Per questo l’associazione considera di valore primario la promozione rigenerativa del territorio, attraverso la sua cultura storico-popolare, le sue tradizioni locali e il patrimonio di conoscenze che ne compongono l’offerta enogastronomica, come parte integrante dello sviluppo culturale, turistico, sociale e civile dei sui luoghi e dei cittadini che vi risiedono.
Storia, cultura e tradizione
La Marca Aleramica, storia di una regione mancata.
Il nostro progetto parte da una storia comune, quella della Marca Aleramica.
La Marca Aleramica è la rilettura di una storia epica e medioevale, ambientata in quell’unico territorio formato da Liguria e Piemonte, che lo storico Roberto Maestri, indimenticabile presidente dei MARCHESI del MONFERRATO, nel suo libro “La Marca Aleramica, storia di una regione mancata” identifica. Storia importante, rivelatrice di una memoria comune mai dimenticata, raccontata anche attraverso il nostro logo raffigurante LA CAVALCATA dei tre cavalli, due rossi e uno bianco, con cui Aleramo tracciò i confini della Marca Aleramica. Logo in cui la fierezza della fronte del cavallo diventa stemma e rappresentazione visiva dell’orgoglio e della voglia di riscatto dei nostri luoghi. Luoghi dell’entroterra, marginali e spesso poco considerati ma in realtà ricchi di cultura, tradizioni e bellezza tutti da scoprire.
Crediamo nei progetti culturali innovativi che rappresentano un unicum all’interno del panorama territorio-lavoro-cultura-arte. Il nostro obiettivo è promuovere uno sviluppo coerente del territorio, rispettoso della sua storia e delle sue peculiarità ambientali e culturali, attraverso servizi e progetti che ne valorizzino al meglio il patrimonio. Per questo abbiamo costruito una rete di persone di forte esperienza, in grado di fornire consulenza e assistenza tecnica a favore sia degli Enti pubblici che di tutti quei soggetti (anche privati) che perseguano finalità di interesse collettivo nei settori dell’enogastronomia, dei beni culturali, del turismo responsabile e dello sport outdoor.
La nostra attività è quella di individuare e promuovere ambiti territoriali omogenei caratterizzati da una forte identità territoriale, storico-culturale e ambientale sviluppando tutte le risorse presenti, siano esse legate al patrimonio culturale materiale e immateriale, all’artigianato artistico e di qualità, alle risorse tipiche agroalimentari, alle industrie creative, grazie all’aiuto di progettisti altamente qualificati.
Sentieristica ed escursioni
Il territorio ha memoria e in questa memoria si nasconde un segreto
Il territorio è uno spazio abitato da una comunità, con la sua identità e i suoi saperi, le economie e le amministrazioni. E’ un fitto tessuto nel quale si intrecciano l’ambiente con le dinamiche urbane e fattori culturali-identitari, il paesaggio con l’agricoltura e le altre attivitàproduttive e terziarie. Ma l’ordito dov’è? E’ nella capacità di fare rete recuperando dimensioni che possano essere strategiche e costruire nuove relazioni, collaborazioni e sinergie tra realtà diverse che possano utilmente cooperare.
Il viaggiatore della contemoraneità ha bisogno di riprendersi la vita a misura del nostro respiro, ama una dimensione in cui il viaggio abbandona la velocità per cercare incontri e scoperte apprezzando la ricchezza delle relazioni e dei dettagli.
“I sentieri di Aleramo” sono una rete sentieristica che unisce Liguria e Piemonte, un territorio austeramente prezioso.
L’Italia è ricca di città d’arte e siti storici importanti ma oltre alle località più rinomate si incontrano realtà meno conosciute da cui è passata la Storia fin dai tempi antichi e hanno nascosto un certo loro fascino preferite da una tipologia di turisti che amano luoghi molto meno frequentati, come piccoli borghi, paesaggi naturali periferici e piccoli tesori storico-culturali inaspettati di cui queste zone sono ricche.
Nel 2014 il Monferrato è entrato a far parte, insieme a Langhe e Roero, nella lista del patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO proprio per l’unicità e la bellezza dei suoi paesaggi vitivinicoli ma c’è molto di piu’; negli ultimi anni sono sempre più numerose le iniziative e le progettualità che interessano queste aree, la cui importanza dal punto di vista storico, artistico, ambientale e culturale è ormai sotto gli occhi di tutti.
Nasce così la nostra rete di Guide Ambientali Escursionistiche GAE e guide di MTB per escursioni liguri-piemontesi.
Tanti itinerari a tema, ognuno gestito dalla guida stessa secondo le proprie peculiarità:
- Escursioni filosofiche- geologiche nelle zone carsiche
- Itinerari di archeologia industriale con fotografi esperti
- Passeggiate notturne per dialogare con astrofisici e astri nelle faggete.
- Alla scoperta di erbe spontanee con l’Herbaria e la cuoca alchemica per poter gustare i cibi dell’antica tradizione contadina e medioevale.
- Escursioni MTB tra le colline di lavande o i vigneti delle Langhe
- Sulle tracce dei Templari
- Sui sentieri del giovane generale Bonaparte
Paesaggi e percorsi di cibo
Il vero turismo sostenibile punta alla felicità degli abitanti di un territorio
I viaggiatori di oggi tendono a prendere le distanze da esperienze di massa e preferiscono esplorare luoghi inaspettati, valorizzando anche gli aspetti culturali della tavola.
Il turismo gastronomico è un fenomeno mondiale in continua crescita. I prodotti agroalimentari possono svolgere una funzione catalizzatrice rispetto all’interesse di turisti che vogliono conoscere costumi locali, storie, e produzioni uniche. I viaggiatori più intraprendenti, che spesso coincidono con quelli con più ampia capacità di cultura e di spesa, vogliono uscire dalle “bolle” spesso artificialmente create intorno a loro e interagire anche a livello sensoriale e emozionale con i territori che visitano ecco perchè l’autenticità, idea complessa e a volte abusata, è diventata un mantra nel turismo enogastronomico internazionale.
COMUNITA’ del CIBO: per recuperare, conservare e valorizzare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare, un valore unico e strategico per lo sviluppo del territorio.
Arte e scienza
L’arte e la cultura rimandano ad un concetto di bellezza che serve a fornire all’uomo strumenti migliori per la convivenza sociale e civile.
Vediamo e sentiamo che c’è ritmo in ogni angolo della natura, in ogni arte, in ogni architettura, non importa se non siamo pittori, musicisti o registi: il ritmo c’è, e tutti ne sentiamo il richiamo.
Oggi la comunità intera ha bisogno di vedere una luce, di credere nella bellezza!
Ci sono vari modi di coinvolgere i paesi e le città: non ultimo la voglia di sorprendere, di stupire.
Abbiamo scelto di offrire alla città e ai paesi spunti di riflessione dati dall’inaspettato, che è un po’ il tipo di comunicazione che gli artisti urbani utilizzano, occupando luoghi inediti o dimenticati, cercando di creare le basi per un lavoro che acquisti nel tempo un carattere di maggior condivisione e risconstro in una cittadinanza attiva.
E’ un ottimo momento da utilizzare con l’espressione creativa. E’ il percorso dell’arte che affronta e osserva. Le persone sono più sensibili a nuove interpretazioni della realtà che è proprio ciò in cui gli artisti sono i più bravi.
Arte pubblica, di strada, urbana, site-specific, comunque la si voglia chiamare ha un imprescindibile legame con lo spazio cittadino, l’idea di un’arte fuori dai musei.
Immersa nel tessuto urbano, questo tipo di espressione artistica segue un percorso opposto a quello delle opere esposte negli spazi chiusi. Qui la tensione del pubblico verso l’opera non è prevista, l’opera deve anzi irrompere nel flusso di attenzione dello spettatore, richiamarne lo sguardo e conquistarlo. Si incontra con un pubblico che non è un «tipo», un target, ma è anzi quello eterogeneo e stratificato che percorre le vie, più o meno sensibile allo stimolo artistico. È un pubblico che non si accontenta di accettare un giudizio artistico, ma vuole esprimerlo.
Si ha più facilità ad avvicinarsi all’arte urbana, è strutturata vicino e intorno alla vita cittadina, coinvolge immediatamente sin dalle fasi di progettazione, realizzazione, un’arte diffusa, quotidiana, partecipata.
In collaborazione con “Il Cima Research Foundation” abbiamo progettato e realizzato un murale in Cairo Montenotte e da questa esperienza artistica è nata una nuova sezione “Arte e Scienza” curata da Barbara Alessandri.
Blog
Tutte le iniziative della Marca Aleramica nel tempo
La leggenda di Adelasia e Aleramo
…e qui la leggenda si fa storia
C’era una volta un nobile chiamato Aleprando che viveva in un castello in mezzo ai boschi della Sassonia, nel cuore di quel paese che oggi viene chiamato Germania. Era sposato con una donna di pari nobiltà, il cui nome si è perso nei secoli.
I due si volevano un gran bene e vivevano felici e sereni: il loro unico cruccio era che faticavano ad avere un bimbo. Decisero così di chiedere questa grazia a Dio, facendo un voto: se fosse arrivato l’erede tanto desiderato sarebbero andati in pellegrinaggio a Roma, e avrebbero pregato sulle tombe degli Apostoli.
La grazia non tardò ad arrivare. Appena il tempo lo permise, Aleprando e la moglie si misero in viaggio per rispettare il voto, anche se la donna era già avanti con la gravidanza. Dopo poco più di metà cammino giunsero nei territori della contea di Acqui quando la donna era ormai sul punto di partorire.
La coppia trovò riparo nell’abbazia di Santa Giustina, fondata vicino al borgo di Sezzadio da Liutprando, un grande re dei Longobardi. Dopo poche ore nacque un bel maschietto e il nobile Aleprando chiese ai signori di quelle terre di essere i suoi padrini. Gli fu suggerito di dare al bimbo il nome di Aleramo, come buon auspicio, perché “aler” in piemontese antico significava “allegro“….
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La Marca Aleramica
Associazione di promozione sociale
Via Lavagna 3, Cairo Montenotte (SV)
Tel. +39 348 081 6524
Email: me_fracchia@yahoo.it